12 Lug La bilancia pesa i chili ma nessuno pesa le pressioni
La bilancia pesa i chili, ma nessuno pesa le pressioni, i giudizi e la fatica di ogni donna che cerca di stare bene.
Nel mio lavoro, sento ogni giorno storie di donne che lottano più contro lo specchio e il giudizio altrui che contro la fame vera. La bilancia pesa i chili, ma nessuno pesa le pressioni sociali, gli sguardi, i commenti non richiesti. Nessuno misura l’impegno di chi cerca di fare scelte sane in mezzo a ritmi impossibili, ciclicità ormonale, stress quotidiano e responsabilità familiari.
La nutrizione al femminile non può essere una corsa alla perfezione. Non può ridursi a una tabella di calorie o a una taglia ideale. Ogni donna vive una storia diversa, e per ognuna di loro il benessere non è una questione estetica, ma di equilibrio, energia e serenità.
Serve ascolto, comprensione, un piano nutrizionale che consideri ogni fase della vita: dall’adolescenza alla gravidanza, dalla premenopausa alla menopausa. Che tenga conto dei cambiamenti del corpo, dei bisogni del cuore e della mente.
Soprattutto serve un approccio empatico, non punitivo. Perché stare bene parte anche dalla libertà di scegliere cosa mangiare senza paura o senso di colpa. Alimentarsi non significa solo nutrirsi: è anche cultura, emozione, identità. Ed è ora di smettere di sentirsi sbagliate per volersi bene davvero.
E ricordiamoci che la bilancia non misura quanto amore mettiamo nel prenderci cura di noi stesse. Per questo, in ogni percorso nutrizionale, dovremmo sempre includere anche un po’ di gentilezza verso noi stesse.
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