Dieta e invecchiamento

Mangiare bene per invecchiare meglio
Il buon invecchiamento attraverso l’alimentazione.
L’invecchiamento è considerato da tutti noi un processo inesorabile e continuo a cui l’uomo è destinato, coincidente con un deterioramento della capacità di adattamento all’ambiente da parte del nostro organismo.
Da un punto di vista strettamente biologico l’invecchiamento è regolato dal nostro DNA, cioè dal patrimonio genetico (genoma) contenuto in ogni singola cellula.
Se fino a pochi anni fa il genoma era considerato come una macchina pre-programmata di produzione dell’informazione cellulare, è di recente acquisizione che il nostro DNA risente anche di informazioni che giungono dall’ambiente ovvero dal nostro stile di vita.
Se siamo coscienti che l’invecchiamento rappresenti una tappa obbligata della nostra esistenza, meno consapevoli siamo dunque dell’opportunità che ciascuno di noi ha di condizionare l’inizio e la qualità del processo d’invecchiamento attraverso un buon stile di vita.
Sono le nostre buone o cattive abitudini e quindi le nostre scelte a condizionare negativamente o positivamente il nostro invecchiamento.
Da sempre è noto che l’alimentazione è in grado di influenzare il benessere dell’uomo ma non sempre ci è chiaro come un’alimentazione scorretta condizioni pesantemente il nostro stato di salute.
La scoperta chi i nutrienti possano agire da segnali che regolano l’espressione genica, costituisce la base della nutrigenomica , disciplina che ha avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni.
Se la conoscenza dei fabbisogni nutrizionali dell’uomo ha cancellato dal mondo sviluppato le patologie da deficit nutrizionali, al contrario negli ultimi decenni nei paesi industrializzati stiamo assistendo agli effetti dannosi di un’alimentazione spesso quantitativamente e qualitativamente sbagliata.
L’aumento delle malattie croniche tipiche dell’invecchiamento quali l’ipercolesterolemia, il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tumori sono per lo piu’ effetto di un’alimentazione sbagliata.
L’obesità ad esempio è una condizione clinica preoccupante sempre piu’ diffusa che colpisce la popolazione in tutte le fasce di età; ad essa sono associati un aumentato rischio di sviluppare le malattie croniche sopra citate e un aumentato rischio di morte.
La prova scientifica “in vivo” dell’interazione tra cibo e geni è stata recentemente pubblicata su un’ importante rivista scientifica. Lo studio condotto per 20 anni su primati (scimmie Rhesus) documenta come la restrizione calorica, ossia un’alimentazione bilanciata ma povera in calorie, riduca nel gruppo sottoposto a restrizione calorica, la comparsa delle malattie tipiche della vecchiaia quali le malattie cardiovascolari, diabete, cancro e invecchiamento cerebrale.
Ma in che modo questo complicato e inarrestabile processo biologico scritto nel nostro DNA puo’ essere condizionato? Il concetto nuovo è che con le nostre abitudini inviamo messaggi al nostro genoma che se non puo’ essere modificato puo’ tuttavia essere condizionato nella sua espressione spingendolo verso la produzione di proteine protettive o dannose per la salute.
Ricordiamo tra queste le proteine dell’infiammazione potenzialmente dannose se cronicamente iper-espresse (come nell’obesità) o le proteine sottoposte a glicazione (AGEs) ad esempio nel diabete.
Per contro possiamo introdurre con l’alimentazione sostanze anti-ossidanti di cui frutta e verdura sono molto ricche che contrastano la presenza di radicali liberi dell’ossigeno (ROS) dannosi sul DNA e coinvolti nei processi alla base dell’invecchiamento.
L’invito rivolto a tutti è di mangiare fin dalla giovane età in misura adeguata senzi eccessi, rispettando un’ alimentazione piu’ salutare, con prodotti del territorio e di stagione quindi di piu’ semplice reperibilità e migliori qualità bromatologiche .
Mettiamo alla base della nostra alimentazione frutta e verdura cercando ogni giorno di “mangiare a colori”, introduciamo poca carne piu’ pesce e legumi, limitiamo gli zuccheri semplici, consumiamo cereali non raffinati, utilizziamo olio di oliva nei condimenti e infine concediamoci un buon bicchiere di vino rosso al giorno.

L’alimentazione da quanto detto risulta essere uno strumento tanto importante quanto ambivalente nel processo d’invecchiamento, efficace e alla portata di tutti.
Impegniamoci nel fare del buon invecchiamento il nostro Hobby!