28 Gen Dieta per malattie cardiovascolari
MALATTIE CARDIOVASCOLARI E NUTRIZIONE: UN PO’ DI NUMERI… E UNA FORMULA MAGICA.
Eziologia delle malattie cardiovascolari.
Le malattie cardiovascolari, causate dall’accumulo di colesterolo e altre sostanze sulle pareti delle arterie (placca arteriosclerotica), sono la prima causa di mortalità al mondo.
Secondo i dati ISTISAN, in Italia 160.000 persone ogni anno sono colpite da un attacco cardiaco, con un’incidenza della mortalità per malattie del sistema cardiocircolatorio che per il 38,7% riguarda soggetti di sesso maschile mentre per il 48,4% quelli di sesso femminile.
L’eziologia di tali patologie è multifattoriale: ci sono cioè più fattori di rischio che contemporaneamente contribuiscono alla loro insorgenza e sviluppo, e in accordo a determinati standard italiani ed europei.
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Diamo ora un’occhiata a questi fattori, alcuni dei quali sono modificabili, ovvero ridimensionabili grazie a mutamenti nello stile di vita o a terapie farmacologiche; altri invece no.
I fattori modificabili sono:
- Fumo: la nicotina accelera il battito cardiaco, mentre il monossido di carbonio diminuisce quantità di ossigeno nel sangue, inducendo un aumento di radicali liberi che vanno ad alimentare lo stress ossidativo velocizzando il processo arteriosclerotico;
- Stili alimentari scorretti: una dieta sbilanciata con un eccessivo apporto di grassi saturi determina un aumento delle concentrazioni plasmatiche delle lipoproteine LDL, che sono alla base della genesi della placca aterosclerotica. Una corretta dieta per le malattie cardiovascolari è fondamentale.
- Pressione arteriosa: la pressione alta costringe il muscolo cardiaco a un superlavoro e favorisce la formazione di placche arteriosclerotiche sulle pareti delle arterie;
- Colesterolemia totale: il colesterolo eccessivo aumenta il rischio che si depositi sulle pareti delle arterie; a tal proposito abbiamo parlato di colesterolo alto anche nell’articolo ‘Colesterolo Alto come fare‘.
- HDL – Colesterolemia: si tratta di una lipoproteina ad alta densità utile per rimuovere il colesterolo in eccesso. Minore è la sua quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare;
- Diabete: favorisce l’arteriosclerosi perché contribuisce all’irrigidimento dell’endotelio vasale delle arterie, e promuove processi ossidativi incrementando il rischio cardiovascolare;
- Sovrappeso e obesità: l’eccesso di peso aumenta il rischio di ipertensione, ipercolesterolemia e diabete, fattori di rischio per malattie cardiovascolari e ictus;
- Sedentarietà: l’attività fisica riduce il grasso corporeo, permette un buon controllo della glicemia, aumenta la sensibilità all’insulina, abbassa il colesterolo ‘cattivo’ e aumenta quello ‘buono’.
Quelli non modificabili sono:
- Sesso: nella donna il rischio di malattie cardiovascolari aumenta sensibilmente dopo la menopausa;
- Ereditarietà: parenti con dislipidemia, o con eventi cardiovascolari prima dei 60 anni;
- Età: il rischio aumenta progressivamente con il passare degli anni.